San Lorenzo (dal 1421)

 Abbiamo detto come San Lorenzo avvia la sua opera di ampliamento proprio a partire dal transetto con la realizzazione di alcune cappelle gentilizie appartenenti a famiglie aristocratiche collegate ai Medici. Collegati al progetto di ampliamento della chiesa pare che siano anche la realizzazione di palazzo Medici (non è realizzato) e la sistemazione dell'intera area prospiciente la facciata di San Lorenzo (come avvera nella chiesa del Santo Spirito), pare anche che coloro che dissero no a Brunelleschi uno a questo tipo di ampliamenti in seguito se ne pentirono.
L'edificio di San Lorenzo non sarà realizzato completamente come Brunelleschi lo concepiva, tuttavia troviamo come modulo di realizzazione di tutta la composizione la famosa campata quadrata coperta da una volta a vela. Brunelleschi immaginava un edificio con tre navate con archi impostati su colonne e inoltre immaginava anche per le navate laterali la presenza di una serie di cappelle gentilizie che dovevano avere la stessa dimensione di quelle che poi saranno realizzate sul transetto; tuttavia coloro che ereditarono il cantiere da Brunelleschi realizzarono delle pseudo cappelle molto più piccole. La navata centrale doveva essere coperta, come le antiche basiliche paleocristiane, da una copertura lignea con capriate lignee e cassetto nate, mentre le navate laterali dovevano presentare volte a vela.
 Dal punto di vista della organizzazione spaziale, questa è data dall’intersezione di due elementi rettangolari, ovvero le tre navate vere e proprie e del transetto (dato dalla serie di cappelle già costruite). L’interno, dal punto di vista della spazialità, rispetta quelle che erano le antiche basiliche paleocristiane e ritornano gli elementi dell’architettura di Filippo: la campata, le colonne, le piccole mensole, la trabeazione interrotta (con il famoso dado brunelleschiano) e l’ordine maggiore che corrisponde al parapetto. Infatti nella chiesa sono presenti due ordini, il primo più piccolo è dato dalle colonne che definiscono la navata centrale, mentre il secondo ordine fu utilizzato da Brunelleschi per unire da un punto di vista compositivo (che si rifà ai temi dell’architettura antica) il corpo del transetto ed il corpo della navata. Notiamo infatti come in corrispondenza del vano di crociera compaiano quattro grandi pilastri (che attraverso quattro grandi archi, chiamati anche archi di trionfo, sorreggono la cupola) i quali superano in altezza l’ordine delle colonne della navata e vanno a costituire un ordine maggiore, che va ad inserirsi perfettamente sul cervello della volta dell’ordine minore (ed l’ordine maggiore inoltre è alto quanto il davanzale delle finestre).
 La facciata di San Lorenzo non venne mai compiuta, nel 500 fu bandito un concorso per la costruzione della facciata, di cui ottenne l’appalto Michelangelo, il quale fece diversi studi anche se non venne mai completata.

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